L'idea nasce dal desiderio di avere contatti con l'esterno quando si vuole, ma anche dall'osservazione degli animali con guscio, come la lumaca. Tale concetto potrebbe essere sfruttato per costruire una casa, dall'aspetto simile ad un masso, con una parte fissa e per lo più chiusa e da una parte mobile che può essere aperta a piacimento, per lo più vetrata. La casa potrebbe ingrandirsi e rimpicciolirsi anche a seconda della stagione: d'inverno è più piccola, quindi è più facile riscaldarla, mentre d'estate si allunga completamente facendo entrare la luce del sole...
Sullo stesso concetto si basa l'architettura ipogea. La cultura architettonica moderna ha studiato essenzialmente le
costruzioni alte, verso il cielo, ma l'architettura della grotta,
l'architettura primitiva dà un senso di protezione insospettato. Inoltre tale tipo di costruzione permette di lasciare gran parte della copertura praticabile, restituendo all'ambiente uno spazio pubblico fruibile.
Questo trasferimento di funzioni nel sottosuolo contribuisce a decongestionare lo spazio urbano rendendo disponibili in superficie spazi per infrastrutture viarie, parchi urbani o impianti sportivi. Dal punto di vista energetico va fatta un’ulteriore considerazione: soprattutto nei climi caldi e secchi l’ambiente ipogeo presenta un vantaggioso andamento delle temperature (modera le escursioni termiche stagionali e giornaliere), ed i climi caldi e secchi si incontrano più frequentemente nei paesi in via di sviluppo dove più pressante é il problema del costo dell’energia.
ES. Ampliamento della cascina Adelaide a Barolo
Arch. Ugo Dellapiana, Paolo Dellapiana & Francesco Bermond des Ambrois
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